La rocca ed il borgo
Pieve, XIII secolo
Chiesa, XIII secolo
Chiesa, XIV secolo
XIII secolo
XVII secolo
XIX secolo
XIII secolo
XVI-XVIII secolo
XV-XVIII secolo
XVIII secolo
Probabile epoca etrusca
Palaia, capoluogo comunale della Provincia di Pisa, sorge sulla sommità di un colle, tra le valli dei torrenti Chiecina ad est e Roglio ad ovest, rispettivamente affluente e subaffluente (attraverso l’Era) dell’Arno, il principale fiume della Toscana. Dista circa 60 km da Firenze, più o meno 50 km da Lucca, Pisa e Livorno, oltre 80 da Siena.
Numerose tombe rinvenute in molte zone del territorio comunale fanno pensare che già in età etrusca i colli palaiesi fossero densamente abitati, anche se risalgono solo al VII secolo le prime attestazioni documentarie che danno notizia di un castello sede dei feudatari Orsi. Intorno all’anno 1000, altri documenti confermano l’esistenza del castello (prima chiamato Monte Mainfredi o Magnifridi, poi Palaia) di proprietà comune ai vescovi di Lucca e ad una famiglia del luogo.
L’importanza del castello aumentò notevolmente nel corso dei secoli successivi, quando, attraversando momenti di guerra per le frizioni fra Pisa e Lucca e pur rimanendo sotto l’egemonia religiosa della diocesi lucchese, Palaia si dette un’organizzazione comunale abbastanza autonoma, anche se politicamente legata a Pisa, di cui condividerà le sorti. Così nel 1406, con la capitolazione di Pisa alla Repubblica Fiorentina, anche Palaia passò sotto Firenze per restarvi, ad eccezione dell’occupazione delle truppe viscontee nel 1431 e di un periodo di ribellione nel 1495, fino all’unità d’Italia.
Tra il XV e il XVI secolo, a testimonianza dell’importanza rivestita, vi vengono inviati dalla Repubblica Fiorentina podestà appartenenti ad alcune delle più importanti famiglie della città gigliata, quali gli Strozzi, gli Acciaiuoli, i Tornabuoni, i Gaetani, i Peruzzi, i Ferrucci con Niccolò, padre del più famoso Francesco.
Antico castello, l’abitato di Palaia è di struttura tipicamente medievale, comprensivo di due parti distinte: la rocca e il borgo, chiaramente individuabili nella conformazione del territorio.
La rocca, situata nel punto più alto del paese dove si notano ancor oggi i resti di una struttura muraria in pietra, era quadra a tre piani mentre sul quarto stavano le campane (secondo una descrizione del 1750 basata su un affresco che si trovava sulla lunetta della porta principale della Pieve di San Martino). Era munita di una propria cinta muraria, probabilmente identificabile con gli edifici in laterizio che circondano l’altura. Se ne hanno notizie fino al XVII secolo: nel 1628 cominciava a mostrare segni di cedimento; nel 1658 se ne mettevano all’asta i materiali, dopo il crollo evidentemente verificatosi tra queste due date.
Il borgo più antico, il centro feudale, consisteva in quella fascia di abitazioni sviluppatasi inizialmente al di sotto della rocca, inclusa la chiesa di Sant’Andrea, come sembra indicare anche un documento del 1201. Fu successivamente difeso da due porte, entrambe munite di ponti levatoi che si aprivano su fossi e carbonaie.
La porta detta Pisana ad ovest, demolita verso la metà del secolo XIX ma ancora nel 1788 dotata del ponte levatoio, nei pressi della quale sorge quello che fu il Palazzo Pretorio sede del podestà.
Una seconda porta verso est, in corrispondenza dell’attuale ponte (in realtà un punto dove la strada non poggia su terrapieno ma è sorretta da tutte due le parti da mura ad arcate) che collega l’area della rocca al nucleo di case che si estende dalla Porta Fiorentina alla Torre dell’Orologio (ex Porta Ghibellina), frutto dell’espansione dell’abitato avvenuta a partire dal secolo XIII, con il progressivo ampliarsi dell’importanza dei mercati che vi si tenevano.
Poco fuori dal paese, sul crinale della collina antistante il borgo e la rocca, sorge la pieve di Palaia, in un bel contesto naturale lungo la strada per San Gervasio, dalle dipendenze della cui pieve la comunità palaiese si distaccò per decreto vescovile nel 1279, quando fu deciso di portare a termine i lavori per la costruzione di una preesistente chiesa dedicata a San Martino, che ottenne il titolo di pieve autonoma.
L’edificio assunse le forme attuali sotto la direzione dell’operaio Andrea di Upezzino, come attesta un’iscrizione, datata 1286, incisa su un capitello. Rappresenta uno straordinario esempio di architettura tardo romanica del XIII secolo, con elementi gotici, quali gli archi a sesto acuto delle cappelle presbiteriali.
Ha strutture murarie in laterizio, scandite da sottili lesene e archetti pensili, mentre la facciata è in pietra, con elementi decorativi in laterizio e tre portali.
L’interno è a tre navate, di cinque campate, con presbiterio rialzato, sul quale si aprono tre cappelle: quella centrale, con l’altare maggiore, è caratterizzata da un’abside poligonale coperta con una volta costolonata di suggestiva bellezza. La copertura è a capanna con corpo centrale rialzato.
Di particolare valore le decorazioni in laterizio che caratterizzano sia gli esterni che gli interni della pieve e i capitelli dei pilastri interni, realizzati in pietra e scolpiti con soggetti umani e vegetali.
Il fonte battesimale esagonale è collocato nella navata centrale, con le quattro colonne che lo circondano diverse tra loro e da tutte le altre. All’ingresso funge da acquasantiera una piccola vasca marmorea. Un’iscrizione ci fa capire che si tratta dell’unità di misura per il vino, usata per il pagamento della decima che gli abitanti di Palaia dovevano al pievano. Recentemente, all’inizio della navata laterale di sinistra, è stato posto un antico fonte battesimale costituito da un unico blocco di pietra, proveniente dalla chiesa di Santa Maria a Repezzano, andata distrutta nel 1600.
L’edificio ha subito numerosi restauri nel corso dei secoli a causa della natura del terreno: argilloso e compromesso in diversi occasioni da eventi franosi. Già nel 1564 la pieve risultava sconsacrata e in cattivo stato di conservazione. Un primo recupero avviene nella prima metà del Seicento, quando la pieve passa sotto la diocesi di San Miniato. Alla fine dell’Ottocento vi interviene l’ingegnere Luigi Filippeschi. Il suo punto di partenza, errato, è che la pieve sia opera di Andrea Pisano. Ne progetta dunque un restauro integrale, oggi discutibile, per riportarla al suo presunto stato originario. Gli interventi realizzati all’epoca hanno eliminato le sovrastrutture barocche, stonacato le pareti, ricucito le fessure nelle murature, sostituito il paramento della facciata con inserzioni laterizie in stile neogotico.
Principale edificio religioso del borgo sottostante l’antica rocca, la chiesa di Sant’Andrea è ricordata per la prima volta in un documento del 997. Si è fatta l’ipotesi che sorga sulle rovine di un tempio romano dedicato a Saturno, come lascerebbe intendere l’atipica pianta a unica grande navata, priva di abside, di coro e di presbiterio, con cappelle e fonte battesimale di epoca posteriore. Struttura peraltro coerente anche con quella degli edifici religiosi duecenteschi che si modellano sulle chiese conventuali. In effetti la costruzione dell’edificio odierno, con l’uso esteso del laterizio come materiale da costruzione, va collocata proprio nella seconda metà del XIII secolo, in un periodo di sviluppo economico, politico e dunque anche edilizio della comunità.
La facciata in cotto, in stile romanico, è movimentata da archetti e il portale è sormontato da un arco a tutto sesto; sulla destra si erge l’elegante mole del campanile, con le pareti aperte da archi a tutto sesto e copertura piramidale.
Al suo interno la chiesa conserva pregevoli opere d’arte, come il trecentesco crocifisso ligneo della scuola di Giovanni Pisano, collocato sopra l’altare maggiore. Ai lati dell’altare, a destra una Madonna con Bambino in legno, policromata e dorata ma con un’insolita veste bianca, forse perché commissionata nel 1403 dalla Compagnia dei Bianchi di Palaia allo scultore senese Francesco di Valdambrino, amico di Jacopo della Quercia; a sinistra un’altra Madonna con Bambino, in terracotta, dipinta a tempera, opera giovanile di Luca della Robbia, mentre i bassorilievi in terracotta policroma invetriata che costituivano la decorazione di un altare, oggi visibili sulla parete di sinistra, sono attribuibili ad Andrea o Giovanni della Robbia. Sempre a sinistra, all’interno di una cappella, si trova un’altro crocifisso ligneo, anch’esso del Trecento, la cui immagine è oggetto di particolare venerazione.
La chiesa di Santa Maria fu in origine un ospedale, come si desume da un documento del 1303: il notaio Martino da Palaia lasciò in eredità al vescovo di Lucca una casa affinché vi fosse istituito un ospizio per i poveri. Nel 1336 fu affidata ai Domenicani del convento di Santa Caterina di Pisa. L’interno presenta un’aula rettangolare, con l’altare maggiore in legno intagliato e dorato. Al centro, in una nicchia, una Madonna con bambino.
Porta Fiorentina immette nel borgo da oriente, nell’attuale Piazza della Repubblica (già Piazza Mercatale), e risale al periodo di espansione dell’abitato avvenuta nel secolo XIII. Completamente in laterizio, con mura merlate, ad arco ribassato, con a destra il fortino di presidio della porta ed a sinistra la torretta di guardia che venne in seguito trasformata nel campanile della chiesa di Santa Maria.
Uno stemma murato sulla sinistra della porta ricorda Niccolò Ferrucci, podestà di Palaia dall’anno 1506 e padre di Francesco, il famoso eroe di Gavinana.
La Torre Civica, un tempo detta del Podestà, si alza sopra l'antica porta Ghibellina (con la tipica merlatura ancora visibile) ed è stata adattata a torre dell’orologio dopo il 1655. Di pregevole fattura architettonica e statica, da poco restaurata, oltre al grande orologio meccanico ospita sulla sommità una campana che, oltre a scandire le ore, veniva suonata, anche in tempi recenti, prima di ogni riunione del Consiglio Comunale ed in altre occasioni pubbliche.
Situato in Piazza della Repubblica, l’ottocentesco ex Palazzo Cecchi (che ha origini precedenti, non è escluso che un tempo fosse un monastero) fu acquistato dal Comune di Palaia nel 1923 da un privato che a sua volta l’aveva acquistato all’asta perché pare fosse stato perso - insieme ad una vasta proprietà - giocando a carte.
Oggi sede del Municipio, conserva nell’atrio gli stemmi araldici degli antichi Podestà di Palaia, qui trasferiti dall’ex Palazzo Pretorio che si trovava presso la demolita Porta Pisana. Al piano nobile (il primo, occupato dagli uffici amministrativi e dalle sale dove si riuniscono il Consiglio e la Giunta Comunale) alcune stanze affrescate: tra tutte quella della Giunta, opera di Luigi Ademollo (pittore e capace decoratore che operò tra Roma e Firenze tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento) e la sala Egizia, altrimenti detta del Turco, così chiamata per le raffigurazioni orientaleggianti. Frammenti di altri affreschi (sembra databili intorno al ‘600) sono stati ritrovati in molte altre stanze, anche in quelli che oggi sono scale e corridoi.
Una interessante mostra permanente a cura dell’archeologo Antonio Alberti, nel corridoio del primo piano, è dedicata a Il Castello di Palaia – L’Edilizia Medievale, spiegandone le origini storiche con foto, disegni e testi purtroppo solo in italiano.
Al piano terra, superando l’atrio e percorrendo tutto il corridoio dopo il portoncino in legno da cui si accede all’Ufficio Postale ed a quello di Informazioni Turistiche, è possibile visitare il giardino pubblico realizzato nel 2009 e intitolato ad Alvarbixio Puccinelli (per lunghi anni medico condotto del paese). Da qui si gode di un bel panorama sulla Valdera e, verso destra, su parte del borgo. Spesso è utilizzato per celebrare matrimoni, in luogo della Sala Consiliare.
Ubicato in prossimità della Porta Pisana, demolita verso la metà del secolo XIX, fu sede della Podesteria di Palaia. Più volte riadattato nel corso degli anni, è stato utilizzato come edificio scolastico fino al 1973 e successivamente adibito ad altri usi. Attualmente è sede della Biblioteca Comunale e della locale Associazione Pubblica Assistenza.
Subito fuori Porta Fiorentina si trova il complesso della Villa Dal Borgo con palazzo e parco cinto da mura. Di epoca rinascimentale, il palazzo fu probabilmente costruito da un qualche ramo della famiglia De’ Medici e in più riprese ampliato nel corso dei secoli XVI-XVIII, fino a comprendere l’ampio parco oggi in parte adibito a giardino pubblico, da cui si gode un bel panorama, con vista sul paese e sulla rocca. Divenne poi proprietà della famiglia Dal Borgo, da cui prese il nome. Dopo la Seconda Guerra Mondiale è stato smembrato in diverse unità immobiliari. Oggi, grazie alla cortesia dei proprietari, è possibile visitare i saloni affrescati occupati dal ristorante Bacciomeo, con ingresso dal giardino.
Una stretta strada lastricata scende a partire dalla Torre dell’Orologio verso l’antica fonte del paese, costruita intorno al 1400 in seguito all'espandersi del borgo. Recentemente restaurata, con i suoi lavatoi costituiti da quattro grandi vasche, è stata per molto tempo luogo di ritrovo per le donne del paese.
Sulla strada per Montefoscoli, subito dopo la chiesetta di San Francesco, si trova la caratteristica fonte dei Fonchioni (o Funchioni). Costruita nel 1700, prima che il paese fosse dotato di acquedotto era il luogo privilegiato dai palaiesi per rifornirsi di acqua, che ancor oggi si fa preferire per il gradevole sapore, filtrata com’è da spesse pareti di tufo. Dall’altra parte della strada, più in basso, si vedono i resti delle vasche dei lavatoi pubblici.
Su un lato di un tratto di Via del Popolo, tra il Municipio e la Torre dell’Orologio, si erge a tramontana l’antico muro in laterizi fatto costruire nel 1793 dal granduca di Toscana Ferdinando III, a difesa dei venti ed a sostegno della strada, come ricordato da un’iscrizione coeva al centro del muro. Sempre sul muro, un’altra interessante lapide riporta un Ragguaglio dei pesi e delle misure antiche con le nuove metriche decimali.
Poco prima di arrivare a Partino proveniendo da Palaia, sulla sinistra della strada provinciale, ha inizio un breve percorso ideato e realizzato dal Gruppo Archeologico Tectiana, esempio di recupero storico-ambientale conseguente a ricerche e ricognizioni sistematiche volte a riscoprire le antiche testimonianze dei popoli che abitarono in passato queste zone, attraversate da una strada che conduceva all’antico centro etrusco di Velathri, l’odierna Volterra.
Sono state messe in evidenza e ripristinate alcune strutture ipogee scavate nel sabbione pliocenico: cavità sotterranee che, pur conservando solo in parte la morfologia di antichi ipogei ed essendo state riutilizzate nel corso dei secoli, sono comunque una testimonianza tangibile della storia del territorio palaiese, sicuramente abitato in epoca etrusca, come rivelano alcuni ritrovamenti del periodo Villanoviano rinvenuti nella zona di Partino.
Lungo il percorso che conduce agli ipogei trovano dimora numerose essenze floreali ed arboree che qui crescono spontanee. Una serie di piccoli cartelli esplicativi (in italiano e inglese) ne illustrano le particolari specificità. Questo aspetto del percorso è stato curato in collaborazione con Legambiente.
B&B - Maison de Charme
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Nel cuore del borgo medievale, in un vecchio palazzo che risale al lontano anno 1000, quando faceva parte delle mura di fortificazione del castello, poi trasformato in residenza gentilizia, l’Antica Dimora Leones è un paradiso per gli amanti dell’antiquariato e delle atmosfere passate. Perdendosi per i corridoi e le sale storiche, in un susseguirsi di soffitti a volta, camini in pietra e affreschi originali, sembra che tutto sia rimasto come un tempo.
La dimora, ristrutturata con cura mantenendone il carattere originario, offre ai propri ospiti dieci camere spaziose e confortevoli. Alcune con affreschi alle pareti o sui soffitti, altre con le antiche travi a vista, arredate con mobili ottocenteschi e autentici pezzi unici, con bagno, aria condizionata (in quasi tutte le camere) e TV-Sat LCD. La colazione a buffet è servita nella vecchia stalla o sotto il glicine centenario nel giardino. Gli ospiti sono pregati di non fumare all’interno della residenza.
Prezzi per camera, con prima colazione e tasse incluse.
Le foto degli interni sono di Michele Fiumalbi
Gli appartamenti per vacanza La Rocca offrono ospitalità in ampi e graziosi alloggi recentemente ristrutturati, nella tradizione toscana, con uno standard qualitativo di alto livello. Si trovano in un edificio che sorge ai piedi di quel che resta dell’antica rocca fortificata posta alla sommità del borgo medievale.
I cinque appartamenti, che possono ospitare da 2+1 fino a 6+2 persone, a seconda della tipologia, sono dotati di bagno privato con doccia e vasca idromassaggio Iacuzzi, climatizzatore (caldo/freddo) regolabile autonomamente, TV-Sat, lettore DVD/CD, internet point, nonché di un caminetto a legna nel soggiorno e di un piccolo spazio esterno attrezzato con sedie, tavolo ed ombrellone, sulla terrazza antistante l’ingresso, dove è anche possibile fumare.
Prezzi minimi e massimi per appartamento, a seconda della stagionalità. In bassa stagione è possibile affittare gli appartamenti anche giornalmente. Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web della struttura.
Al piano terra di un bel palazzo ai piedi della rocca, Palaria Apartment è un bilocale finemente arredato, con entrata indipendente e una spaziosa terrazza privata piena di fiori, che offre due posti letto in camera matrimoniale.
L’appartamento, ideale per una coppia, è composto da camera matrimoniale, bagno con doccia, cucina con angolo soggiorno (con sofà e TV). La cucina è completamente attrezzata con elettrodomestici (forno, frigorifero, lavastoviglie, lavatrice) e ben fornita di stoviglie ed accessori. La terrazza antistante l’ingresso è dotata di sedie, tavolo ed ombrellone parasole, per rilassarsi o mangiare all’aperto.
Prezzi minimi e massimi per l’appartamento, a seconda della stagionalità. Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web della struttura.
A poco più di un chilometro dal centro del paese, in una villa padronale dei primi dell’800 e negli edifici annessi sono stati ricavati il bed & breakfast Orchidea e l’agriturismo La Palazzina. Un bar nella vecchia limonaia ed una grande piscina situata accanto ad una antica torre di avvistamento, con un superbo panorama sulle colline circostanti, completano l’offerta delle due strutture turistiche.
Per chi cerca piena indipendenza, l’agriturismo mette a disposizione 9 accoglienti bilocali, arredati con mobili d’epoca tipici toscani. Dispongono tutti di una camera matrimoniale con bagno, di una zona cucina - pranzo - soggiorno (con divano letto) e di un proprio spazio esterno attrezzato con tavolo ed ombrellone. Uno di essi ha anche un bel terrazzo panoramico.
Prezzi minimi e massimi per appartamento, a seconda della tipologia e della stagionalità. Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web della struttura.
Le 4 camere matrimoniali del bed & breakfast, sono arredate con spirito giovane e minimale utilizzando insieme antichi mobili tipici toscani ed elementi più moderni. Un salone comune con TV-Sat e connessione internet è a disposizione degli ospiti. La colazione è servita nel bar della limonaia, annesso della villa adibito ad accogliere gli agrumi durante l’inverno.
Prezzi per camera, con prima colazione e tasse incluse. Per maggiori dettagli su tariffe settimanali, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web della struttura.
La Carbonaia è un complesso di case coloniche tra loro vicine, all’interno di una tenuta di proprietà, fin dal 1882, della famiglia che gestisce l’agriturismo. La tenuta è coltivata a cereali, ulivi, frutteti, con un allevamento di maiali di cinta senese tenuti allo stato semibrado.
Gli alloggi per gli ospiti (da 2+1 a 10+4 per appartamento, a seconda della tipologia) si trovano nelle case coloniche restaurate, con pavimenti in cotto e soffitti a travi di legno. Tutto in perfetto stile toscano, come l’arredamento, semplice ma confortevole. Da ciascuno dei sei appartamenti, dai giardini privati di cui dispongono e dalla grande piscina di uso comune si gode di una stupenda vista sulle vallate circostanti. Una seconda piscina più piccola è invece di pertinenza esclusiva della colonica denominata Casa Carbonaia.
Prezzi minimi e massimi per appartamento, a seconda della stagionalità. È possibile affittare gli appartamenti anche giornalmente. Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web e contattare direttamente la struttura.
L’azienda agricola Il Monticino, sulla sommità di un colle che guarda il paese e la bella pieve romanica, offre alloggio nell’ex fienile, poco distante dall’edificio principale che invece ospita il ristorante dell’agriturismo.
Nell’appartamento indipendente ottenuto dalla ristrutturazione del fienile sono state ricavate 2 camere (matrimoniale e singola), un bagno, una zona soggiorno - pranzo ed un cucina completamente attrezzata. Una veranda con tavolo e sedie permette di mangiare all’aperto o rilassarsi all’ombra della copertura.
Prezzo per appartamento. Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto contattare direttamente la struttura.
Sulla strada per la frazione di Gello, immersi nel verde della campagna in posizione panoramica, un vecchio casale in pietra ed un annesso agricolo sono stati sapientemente recuperati per destinarli all’attività ricettiva. Un’ampia piscina ed un ambiente accogliente permetteranno di trascorrere all’agriturismo Il Prato una rilassante vacanza.
Sono stati ricavati 6 appartamenti indipendenti, di varie dimensioni, che possono ospitare da 2 a 6 persone, in camere matrimoniali o con due letti singoli. Dispongono tutti di uno o più bagni con doccia e di una zona soggiorno-pranzo con TV-Sat, connessione internet ed angolo cottura completamente attrezzato. Ogni mattina sarà possibile fare colazione con pane e brioches fresche appena sfornate consegnate direttamente dal fornaio di fiducia..
Prezzi minimi e massimi per appartamento, a seconda della stagionalità. Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web della struttura.
Le foto degli interni sono di Michele Fiumalbi
L’agriturismo del Podere La Casa, che si estende per 31 ettari tra boschi e olivi, comprende una grande casa padronale, la cui esistenza è documentata già nel 1830, e un ex-fienile, posti in posizione tranquilla e soleggiata ed elegantemente ristrutturati. Un vero parco olivicolo circonda l’agriturismo, essendo coltivate oltre alle varietà tipiche toscane anche quelle a rischio di estinzione e, in piccola parte, quelle di altre regioni italiane e straniere.
La recente ristrutturazione ha consentito di ricavare per gli ospiti 7 appartamenti indipendenti ed 1 camera matrimoniale (con ingresso dal giardino). Sono stati recuperati i vecchi soffitti (a volta o con travi a vista) ed i tradizionali pavimenti in cotto. Gli appartamenti dispongono di un soggiorno con angolo cottura (talvolta con caminetto), di una camera matrimoniale e, in 4 casi, di una seconda camera con due letti singoli. Tutti gli alloggi sono dotati di bagno proprio, riscaldamento autonomo, lavastoviglie, TV-Sat, collegamento ad internet e spazio esterno privato arredato.
Prezzi minimi e massimi, a seconda della stagionalità. Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web della struttura.
Il Podere La Pieve, che sorge su un pendio terrazzato a poca distanza dal paese, è una ex casa colonica ristrutturata nello stile tipico del luogo, con pareti in muratura a vista, pavimenti in cotto e travi in legno. È circondato da un bel giardino alberato a completa disposizione degli ospiti.
La casa, arredata in modo rustico ma curato, può ospitare 8-9 persone, in 4 camere con letto matrimoniale (una anche con poltrona letto), tutte al primo piano dove si trovano anche 2 dei 3 bagni disponibili. Al piano terra ampio soggiorno con TV-Sat, caminetto, salotto, zona pranzo e cucina completamente attrezzata anche con un piccolo congelatore. All’esterno, giardino attrezzato (tavolo, sedie, lettini).
Prezzi minimi e massimi per l’intero appartamento, a seconda della stagionalità. Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto contattare direttamente la struttura.
Un rustico del secolo scorso ristrutturato con gusto, immerso in un grande giardino alberato, ricco di rose e fiori in ogni stagione, con due appartamenti indipendenti, dai nomi cinematografici: la dolce vita e la vita è bella. Nel terreno circostante la casa, il Podere Le Murella conta 200 olivi per la produzione di olio doc, 50 e più alberi da frutta e un orto coltivato rigorosamente con metodi biologici.
Gli appartamenti, ciascuno per due persone, sono arredati con grande cura unendo agli elementi tipici toscani oggetti provenienti da tutto il mondo. Entrambi strutturati su due piani, con sala da pranzo, caminetto e cucina perfettamente attrezzata al piano terra e camera matrimoniale con bagno al primo piano. Esternamente, un’aia-terrazza in cotto ombreggiata da acacie secolari per l’uno, una spaziosa veranda arredata, circondata da glicini e rose per l’altro, consentono momenti di relax e contemplazione del paesaggio circostante.
Prezzi minimi e massimi per appartamento, a seconda della stagionalità. È possibile affittare insieme i 2 appartamenti a tariffa scontata (700€ - 900€ per settimana per 4 persone di uno stesso nucleo familiare). Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web della struttura.
A pochi passi dal paese, il Podere Montevizzano in località Le Murella, mette a disposizione esclusiva degli ospiti una villa indipendente costruita in stile toscano sulla sommità di una collinetta e circondata da un bel prato con una grande piscina. Tutt’intorno oliveti e frutteti, soprattutto ciliegi, e un’ampia vista panoramica che spazia sul territorio circostante.
La villa si compone di una zona notte al primo piano, con due camere da letto matrimoniali semplici ma arredate con stile, una camera singola, un bagno con doccia e di una vasta zona giorno al piano terra, con un secondo bagno. Il soggiorno, con un comodo salotto e la TV-Sat, si apre direttamente sul giardino. La cucina, molto spaziosa, è completamente attrezzata, con il tavolo da pranzo posto davanti al caminetto. Volendo è possibile mangiare all’esterno, nella veranda arredata, godendosi il panorama ed utilizzando il barbecue.
Per conoscere tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto contattare direttamente la struttura.
L’Azienda Agricola Podere San Giorgio, totalmente vocata alla produzione di olio extra vergine con olive autoctone raccolte a mano, vanta un antico complesso colonico risalente al 1500 con casale, fienile e preesistente chiesetta medioevale, circondato da un parco di circa 10.000 mq, in posizione panoramica con vista a 360° sulle colline circostanti, a meno di due chilometri da Palaia.
Gli edifici ospitano oggi un agriturismo con 5 grandi appartamenti (3 nella casa principale e 2 nel fienile) perfettamente arredati con mobili in stile toscano, ciascuno con 3 o 4 camere doppie, 2 bagni, ampie zone soggiorno - pranzo con caminetto tradizionale, TV-Sat, cucina attrezzata, terrazza e giardino privati. Una piscina posta in posizione panoramica e distante dagli appartamenti per non alterare la quiete del luogo, un parcheggio coperto ed un parco per i giochi dei bambini completano le strutture ad uso comune degli ospiti.
Prezzi minimi e massimi per appartamento, a seconda della stagionalità. Per maggiori dettagli su tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web della struttura.
Olivi ed alberi da frutta si alternano a piccoli boschi, nei 5 ettari di terreno collinare del Podere Vallimonti. Al primo piano di una ex casa colonica ristrutturata in stile classico toscano, posta al centro di un bel prato, un grande appartamento indipendente è destinato all’attività turistica. Tutta la proprietà è interamente recintata e perfettamente mantenuta, consentendo rilassanti passeggiate nel verde in completa sicurezza.
Accessibile da una scala esterna, l’appartamento può ospitare 8 persone in 4 camere (2 con bagno privato e 2 con bagno comune) e viene affittato solo per intero. Un ampio e luminoso soggiorno con caminetto, TV, zona pranzo ed angolo cottura completa l’abitazione, provvista anche di riscaldamento autonomo e di finestre con zanzariere. All’esterno un’area esclusiva per gli ospiti, con barbecue, attrezzata per poter pranzare all’aria aperta, sotto una tettoia in legno, godendo del panorama circostante, ancor più visibile dalla piscina situata sulla collinetta adiacente alla casa.
Per conoscere tariffe, eventuali supplementi previsti e condizioni generali di affitto consultare il sito web e contattare direttamente la struttura.
Il ristorante occupa i locali di quella che fu l’antica farmacia nel centro del paese. Due salette attigue arredate con gusto tipicamente toscano, rustico ma accogliente. Nella seconda troneggia un grande camino regolarmente acceso in inverno che, oltre a riscaldare, contribuisce a ricreare una bella atmosfera casalinga. Dai tavoli vicino alla finestra si gode della vista sulle verdi colline circostanti.
L’Antica Farmacia propone la tradizionale cucina toscana con un apprezzabile tocco innovativo, utilizzando i prodotti tipici della zona secondo stagione. Così il menù varia mensilmente e non sempre sarà possibile trovare i piatti segnalati. L’antipasto è il tipico toscano, con salumi affettati e crostini, la pasta è fresca, fatta in casa con semola di grano duro biologico. Viene curiosamente servita in una tegola smaltata, condita in vari modi che variano di volta in volta, come i ragù di piccione, anatra, coniglio, cinghiale. Per i vegetariani pasta con broccoli e ricotta salata, oppure i maccheroncini rucola e brie o la carbonara di zucchine, entrambe molto delicate. Secondi prevalentemente di carne: peposo, arista con gorgonzola e funghi molto tenera e saporita, filetto di maiale con pancetta di cinta senese, coscia di coniglio su vellutata di salvia. In alternativa baccalà con porri o zucchine con l’aringa. Da provare assolutamente le patate cotte con la buccia e tagliate a fette. Anche i dolci sono di produzione propria e vengono presentati in maniera molto creativa. Vini delle aziende locali.
Accessibile dal giardino pubblico del Palazzo Dal Borgo, in antichi locali sapientemente ristrutturati sotto la guida della Soprintendenza per i beni architettonici di Pisa, caratterizzati dai pregevoli affreschi che riproducono vedute del paese come era una volta, dai pavimenti originali e dai soffitti in legno, è l’ambiente ideale per una cena elegante in una romantica atmosfera.
La cucina del ristorante Bacciomeo offre piatti tipici toscani, preparati in maniera tradizionale, e qualche propria proposta. Si comincia degustando ottimi salumi toscani (prosciutto DOP, salame, finocchiona, soppressata, lonzino, spalla, guanciale, capocollo, lardo di cinta) per poi passare a primi di pasta fatta in casa come le pappardelle (al sugo di cinghiale o alla lepre), i pici, i ravioli ai funghi porcini, i tortelli ripieni di formaggio e pere... In alternativa un risotto ai carciofi e guanciale oppure l’immancabile zuppa di cavolo e pane, cui una nota speziata conferisce originalità. Tra i secondi proposti si segnala per leggerezza il gran fritto di coniglio, pollo, fiori di zucchina, zucchine, carciofi e cipolla. La ciccia in griglia (fiorentina, bistecca, tagliata di bistecca, salsiccia, rostinciana) è rigorosamente cotta su brace di legna nel grande camino del ristorante. Per finire la deliziosa specialità della casa: una cialda al caffé con crema e granella di pistacchi, con un dolcissimo cuore di cioccolata. La carta dei vini propone etichette per lo più di produzione locale.
Aperto nel 1962, sempre gestito dalla stessa famiglia, è un ristorante tradizionale molto conosciuto, dotato di ampi saloni e caratterizzato da una bella terrazza panoramica, ombreggiata da un grande leccio secolare, dove è piacevolissimo pranzare o cenare con la buona stagione, godendo della vista della monumentale pieve romanica che di notte è sempre illuminata. Nel salone principale, un forno a legna in laterizio consente una cottura ottimale per le pizze, preparate a vista.
La carta del ristorante Il Pettirosso propone ogni giorni numerosi piatti tutti di ispirazione casalinga, semplici ma gustosi. Il classico antipasto toscano, con salumi, formaggi, sottaceti e, soprattutto, i crostini fritti alla salsa di fegatini, specialità della casa. Tra i primi le pappardelle alla caccia, i tortelli burro e salvia oppure al pomodoro fresco e pinoli, le cremosissime lasagne al forno, la zuppa toscana. Tra i secondi il cinghiale con le olive, la faraona arrosto, la spalla di maiale al forno (a legna) con patate, la bistecca di chianina cotta alla brace. Per chi ama il pesce antipasto di mare, spaghetti allo scoglio, orata o gamberoni alla griglia. Anche i dolci sono fatti in casa, notevole la zuppa inglese. Gradevole il vino rosso della casa appositamente imbottigliato, in alternativa vini toscani e nazionali.
All’interno del parco della Villa Dal Borgo, in una struttura quasi completamente vetrata, il ristorante pizzeria si caratterizza per essere un locale giovane adatto anche a famiglie con bambini, con intrattenimenti e chiosco bar all’aperto. Spettacoli musicali, commedie teatrali, spettacoli per bambini, feste a tema, karaoke, presentazioni libri, mostre di quadri, mostre canine, vengono allestiti per allietare le fresche serate dell’estate palaiese, quando, sotto gli alberi secolari, è possibile cenare o gustarsi più semplicemente una buona pizza, anche a tarda ora.
Grandi piatti di antipasti di terra e di mare, ricche insalate, stuzzicanti bruschette, primi leggeri, caratterizzano il menù del ristorante Villa Dal Borgo. E poi le pizze: oltre alle classiche, la Valtellina (bresaola, rucola e parmigiano), la Trevisana (radicchio e speck), la Contadina (bianca con formaggi gorgonzola pere e miele), la Mimosa (mozzarella di bufala, prosciutto cotto e origano). Oppure il pane arabo (prosciutto crudo, mozzarella, insalata, pomodoro a fette). In alternativa grigliate di carne di maiale (servita a volontà... fino alla nausea nelle speciali serate denominate La Maialata!). Tra i dolci si segnala il tiramisù della casa. Birre alla spina o in bottiglia (nazionali ed estere) per accompagnare le pizze.
Dalla tarda mattinata fino a notte fonda ci si può sedere ai tavoli dell’ampia veranda con vista sulla Torre dell’Orologio, oppure nelle due accoglienti salette interne, climatizzate. Si può pranzare, cenare, fare uno spuntino, prendere un aperitivo o semplicemente un caffè, sorseggiare un cocktail, una birra, un bicchiere di vino… scambiando quattro chiacchere con gli altri avventori. Un maxi schermo viene allestito in occasione di grandi eventi televisivi, in particolare partite di calcio del campionato italiano o competizioni internazionali.
Una rosa di proposte dai nomi curiosi (quelli di alcune località della zona per i panini, delle provincie toscane per i piatti freddi) attende chi, a qualsiasi ora, sente il bisogno di mangiare qualcosa di appetitoso: pane, salumi, formaggi, verdure, uova, tonno, hamburger, salse fatte in casa sono gli ingredienti utilizzati. A pranzo ed a cena si cucinano anche piatti caldi: numerosi primi tradizionali sempre presenti nel menù e qualche secondo di giornata. Si fanno apprezzare le penne alla boscaiola e gli spaghetti del pastificio artigianale Martelli con cacio, pepe e pere. Notevole la scelta di birre italiane e internazionali (soprattutto belghe e tedesche), in bottiglia e alla spina, che possono accompagnare il pasto in alternativa al buon vino locale. Il servizio bar (caffetteria, bibite analcoliche, liquori e cocktail) completa l’offerta del Peggio Palaia Pub ed è, ovviamente, sempre attivo.
Le foto degli interni del locale sono di Michele Fiumalbi
Al Monticino, facilmente raggiungibile percorrendo un breve tratto di strada sterrata che ha inizio dalla Pieve di Palaia, si mangia in un vero ambiente rustico, nelle vecchie stalle dell’azienda agricola recuperate mantenendo gli elementi originali: la caratteristica pavimentazione, il forno in muratura, il canto del fuoco (grande camino davanti al quale si usava sostare per riscaldarsi).
La cucina propone solo piatti della tradizione toscana e palaiese in particolare, usando prodotti tipici della zona nella maggior parte dei casi coltivati (o allevati) nell’agriturismo: antipasto toscano, zuppa di cavolo, minestra di fagioli, penne al ragù di coniglio, coniglio fritto, trippa in umido e così via. Per dolce crostata ai frutti di bosco o cantuccini con vinsanto, tutto di produzione propria. Normalmente viene servito un menù degustazione a prezzo fisso comprendente antipasto, 3 primi, 4 secondi con 2 contorni, dolce e vino della casa, ma è anche possibile scegliere solo alcuni piatti spendendo meno. È gradita la prenotazione.
Nel centro del paese, a pochi passi dalla Torre dell’Orologio, si trova un piccolo ma simpatico locale aperto tutti i giorni dalle cinque del pomeriggio che sforna pizza (a taglio o da asporto) ed altre specialità.
A La Civetta è praticamente impossibile non trovare la pizza giusta da portare via: sono oltre 50 quelle presenti nel menù, in grado di accontentare tutti i gusti. Dalle più classiche a quelle con salumi e formaggi di ogni tipo fino alle numerose pizze vegetariane, tutte ottenute con pasta a lievitazione naturale. E poi calzoni ripieni e focacce imbottite, la cecina tradizionale (da sola o nel panino) e quella con cipolla e zucchine, specialità della casa. Non manca qualche dolce, come il tipico castagnaccio ed i fagottini al cioccolato. Vini locali, birra e bibite fresche completano l’offerta della pizzeria.
È veramente piacevole, in ogni momento della giornata, sedersi ai tavoli esterni del bar, sotto grandi ombrelloni, davanti alla bella chiesa romanica di S. Maria ed ordinare qualcosa: un caffè, un drink, un veloce spuntino con i prodotti della pasticceria (dolci e salati), magari sfogliando tranquillamente uno dei numerosi quotidiani disponibili per la lettura. Se il tempo non è bello ci si può accomodare all’interno del locale, seduti ai tavolini o davanti al lungo bancone con sgabelli.
Il gelato della casa è il punto di forza de La Chicca. Prodotto artigianalmente con ingredienti genuini, preferibilmente reperiti in zona come la frutta di stagione, proposto in numerosi gusti, viene servito in coppa o nei coni di cialda, da assaporare direttamente in gelateria o passeggiando per le vie del paese.
Vini e prodotti tipici
Mobili, oggetti d’arte, ferro battuto
Souvenir
Medicinali, sanitari
Piante e fiori recisi
Cartoleria, casalinghi, giocattoli, merceria,
elettricità, ferramenta, mesticheria
Quotidiani, riviste
Sigarette, valori bollati
Donna e uomo
Alimentari, ortofrutta, gastronomia, prodotti tipici e vini.
Alimentari, ortofrutta, gastronomia, prodotti tipici e vini. Servizio a domicilio.
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Carne bovina e suina, pollame, insaccati, gastronomia.
Mobili, oggetti d’arte. Laboratorio restauro, falegnameria, officina lavorazione artigianale ferro batutto.
Ceramiche artistiche dei maestri fiorentini, souvenir, gioielli, orologi, borse.
Medicinali, sanitari, omeopatia, erboristeria, cosmesi.
Piante e fiori recisi, composizioni floreali accurate per ogni ricorrenza, servizi completi per matrimoni, arte funeraria.
Cartoleria, libri, casalinghi, giocattoli, merceria.
Elettricità, ferramenta, mesticheria, casalinghi, giocattoli.
Distributore carburante (solo benzina super).
Articolo da regalo, souvenir, piccoli elettrodomestici, casalinghi, giocattoli, mesticheria, ferramenta, rivenditore autorizzato gas in bombole.
Quotidiani, riviste, generi vari (articoli di profumeria e bigiotteria, souvenir e prodotti tipici locali, bibite fresche e gelati). Il negozio vende anche tabacchi e valori bollati.
Tabacchi, francobolli e marche da bollo, ricevitoria Lotto, biglietti lotterie e gratta e vinci, ricariche telefoniche. All’esterno distributore automatico sigarette (richiesta tessera sanitaria o codice fiscale).
Tabacchi, francobolli e cartoline illustrate, biglietti per gli Autobus CPT per Pontedera, biglietti lotterie e gratta e vinci, ricariche telefoniche. Il negozio vende anche giornali e generi vari.
Taglio e acconciature per signora.
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Barba e capelli.